“Voi rappresentate le ali del Papa, che permettono al Successore di Pietro di volare sino ai confini della terra portando il Vangelo della speranza e della pace”. E’ il saluto del Papa ai dirigenti e al Personale di ITA Airways, ricevuti oggi in udienza. “A volte penso: se San Paolo avesse avuto la possibilità di viaggiare in aereo, che cosa sarebbe successo?”, si è chiesto Francesco: “E in effetti ciò è accaduto con un Papa che portava il suo nome”. “Era il 4 gennaio 1964 quando San Paolo VI saliva a bordo del DC8 dell’Alitalia, primo Pontefice della storia a prendere l’aereo per un pellegrinaggio apostolico”, ha ricordato Bergoglio: “Papa Montini aveva tanto voluto il viaggio in Terra Santa, breve ma intensissimo. Lo aveva annunciato con entusiasmo e commozione ai Padri conciliari, al termine della seconda sessione del Vaticano II. Quel volo, con partenza da Roma-Fiumicino e arrivo ad Amman, inaugurò i viaggi papali nel mondo: una modalità nuova di svolgere il ministero petrino, che ha permesso al vescovo di Roma di raggiungere tantissime persone che mai avrebbero potuto compiere un pellegrinaggio nella città eterna. Dopo quel primo viaggio, San Paolo VI ne compì altri otto, toccando tutti continenti”. “San Giovanni Paolo II è stato più bravo”, l’omaggio del Papa: “nei suoi 27 anni di pontificato ha compiuto 104 viaggi internazionali, e questa forma di missione è diventata parte integrante del pontificato. Così, ha viaggiato il suo successore Benedetto XVI; e così ho continuato a viaggiare anch’io”.