“La Commissione europea prende nota della decisione dell’Italia di dichiarare lo stato di emergenza, è una misura di competenza nazionale e generata da una situazione particolare molto difficile che l’Italia sta affrontando”. Così una portavoce della Commissione Ue ha risposto, durante il briefing quotidiano con la stampa a Bruxelles, alle domande dei giornalisti sulla decisione dell’Italia di dichiarare lo stato di emergenza per gli arrivi dei migranti. “Dobbiamo valutare attentamente e precisamente le misure prima di poter commentare nel dettaglio”, ha aggiunto. Rispetto alle critiche della premier Giorgia Meloni sulla mancanza di risposte dall’Ue sulla questione migratoria, la portavoce Ue ha risposto: “La Commissione Ue si è molto attivata, conosciamo la situazione difficile con un forte aumento degli arrivi di migranti nel Mediterraneo centrale e anche verso l’Italia, di conseguenza abbiamo presentato un piano di azione dedicato lo scorso novembre con venti azioni specifiche supportate da misure operative e finanziarie”. Allo stesso tempo “stiamo lavorando a piena velocità per le misure operative e per ottenere l’adozione del Patto per la migrazione e l’asilo”. La Commissione europea è “in stretto contatto” con le autorità italiane per “discutere le sfide migratorie e per valutare cosa comporta questo stato di emergenza”. La portavoce spiega che “l’Italia ha anche chiesto un sostegno finanziario per affrontare il significativo aumento di arrivi dal mare e la situazione critica in Lampedusa e nell’hotspot”.