“Per sperare nel futuro occorre fornire ai giovani il modo di raggiungere la forma migliore per la loro vita. Aver cura di un giovane è far sì che lui stesso impari a prendersi cura di sé, e questo si realizza non trasmettendo un sapere già dato e cristallizzato, ma nel rendere l’altro autonomo nella ricerca di tale sapere nei percorsi ritenuti più significativi”. La riflessione di Alessandro D’Avenia è prevista nella sessione pomeridiana degli Stati generali della natalità dell’11 maggio. Come negli anni passati, l’appuntamento è promosso a Roma dalla Fondazione per la natalità, guidata da Gigi De Palo. Gli Stati generali si svolgeranno l’11 e il 12 maggio nell’Auditorium della Conciliazione e l’obiettivo è offrire “due giorni di incontri e dibattiti sul tema della natalità”. “Perché siamo convinti che la cartina di tornasole della speranza di un Paese è la nascita di un figlio”, spiega la Fondazione per la natalità.