Tirana, Ocrida, Scutari. Sono solo alcune delle città dove si fermeranno i sacerdoti romani durante il pellegrinaggio diocesano in Albania guidato dal cardinale vicario, Angelo De Donatis. Organizzato dall’Opera Romana Pellegrinaggi, il viaggio inizia oggi e dura fino al 15 aprile, e vede la partecipazione, tra gli altri, dei vescovi Daniele Salera, Paolo Ricciardi, Dario Gervasi, Guerino Di Tora, Valentino Di Cerbo, nonché di numerosi laici. “Abbiamo scelto come meta l’Albania per vari motivi”, spiega mons. Remo Chiavarini, responsabile dell’Orp: “Innanzitutto volevamo andare a trovare l’arcivescovo di Tirana Dodaj, che di fatto, al momento della sua elezione nel 2021, apparteneva al clero della diocesi di Roma. Don Arjan è membro della Fraternità dei Figli della Croce, è stato ordinato sacerdote nel 2003 da san Giovanni Paolo II ed è stato a lungo nella nostra diocesi. In Albania ci sono anche diverse comunità italiane, che incontreremo durante il nostro pellegrinaggio”.
L’itinerario proposto dall’Orp – informa infatti la diocesi – non prevede solo visite culturali, ma anche molte occasioni di incontro con chi vive a Tirana e dintorni. In particolare, in Albania operano due sacerdoti fidei donum della diocesi di Roma, don Tommaso Morelli e don Raffaele Gagliardi, che hanno dato una mano nell’organizzazione del percorso.
“Stiamo pochi giorni ma saranno molto intensi”, prosegue mons. Chiavarini: “Faremo anche una puntata nella Macedonia del Nord, a Ocrida, che è stato uno dei centri più importanti della spiritualità e dell’evangelizzazione nei Balcani, con resti e memorie artistiche molto interessanti. Oltre alle comunità cristiane, avremo contatti anche con la comunità ortodossa e con quella musulmana, che sono molto presenti in Albania”.