Nel 2022, il 14,7% della popolazione urbana dell’Argentina ha riferito di avere uno stato di salute precario, cioè ha dichiarato di avere diversi problemi di salute o di soffrire di malattie croniche o gravi. Questo numero varia ampiamente in base al livello socio-economico, con solo il 6,2% delle persone nella fascia di reddito medio-alta che riferisce problemi di salute, rispetto al 23,2% delle persone nella fascia di reddito molto bassa. Lo rivela lo studio “Stato di salute e accesso all’assistenza medica nell’Argentina urbana”, elaborato in occasione della Giornata mondiale della Salute del 7 aprile dall’Osservatorio del Debito sociale argentino dell’Università Cattolica Argentina (Odsa-Uca). “Questo appuntamento si legge nella nota di presentazione – ci sfida a interrogarci sulla misura in cui le disuguaglianze di salute sono state colmate nel corso degli anni tra i Paesi e all’interno di ogni Paese, in base alle diverse caratteristiche sociali, economiche, lavorative e abitative”. Dal punto di vista del genere, le donne (17,8%) hanno riferito un maggiore deterioramento della propria salute rispetto agli uomini (11,2%). Nel 2019, prima della comparsa della pandemia di Covid-19, tre adulti su dieci nell’Argentina urbana avevano riferito di non recarsi dal medico per consultazioni. Questo valore aumenta nel 2020 con l’inizio della pandemia, fino a raggiungere il numero di sette cittadini su dieci, sia per l’isolamento sia perché il sistema sanitario era in gran parte focalizzato sulla risposta alla pandemia. La percentuale di carenze nell’assistenza medica era leggermente diminuita al 57,8% nel 2021, e nel 2022, in un contesto che si può considerare post-pandemico, è scesa al 40,6%. Sebbene l’indicatore mostri una tendenza al ribasso, i valori osservati prima della crisi sanitaria non sono stati ristabiliti. Nella situazione post-pandemica del 2022, il 33,9% delle donne non ha effettuato una visita medica regolare; mentre è più alto negli uomini (47,9%), tra i quali quasi la metà di questo gruppo non ha mantenuto questa abitudine sanitaria negli ultimi 12 mesi. D’altra parte, una persona su dieci che ha dichiarato di avere molti problemi di salute e/o malattie gravi o croniche, non ha fatto una visita medica negli ultimi 12 mesi, non si è rivolto a un professionista della salute per un consulto o un trattamento di questa condizione.