“Senza tutele, la società diventa sempre più schiava della cultura dello scarto. Finisce per cedere allo sguardo utilitaristico nei confronti della persona, piuttosto che riconoscere la sua dignità”. Lo ha detto il Papa, che ricevendo in udienza i dirigenti e il personale dell’Inail ha spiegato che “la tremenda logica che diffonde lo scarto si riassume nella frase: ‘Vali se produci’”. “Terribile questo!”, ha commentato a braccio: “Vali se produci, se non produci non vali niente. Così conta solo chi riesce a stare nell’ingranaggio dell’attività e le vittime vengono messe da parte, considerate un peso e affidate al buon cuore delle famiglie”. Lo scarto, ha ricordato Francesco sulla scorta della Fratelli tutti, “si manifesta in molti modi, come nell’ossessione di ridurre i costi del lavoro, senza rendersi conto delle gravi conseguenze che ciò provoca, perché la disoccupazione che si produce ha come effetto diretto di allargare i confini della povertà . Tra le conseguenze del mancato investimento sulla sicurezza nei luoghi di lavoro vi è anche l’aumento degli infortuni”.