Libera e Gruppo Abele aderiscono e partecipano sabato 11 marzo a Cutro, in Calabria, alla manifestazione nazionale “Fermate la strage, subito” indossando una fascia bianca sul braccio. “Saremo a Cutro – dichiarano nella nota Libera e Gruppo Abele – insieme alle tante associazioni per chiedere verità e giustizia per quanto accaduto sulle coste calabresi. Per fermare le deportazioni indotte chiamate ‘migrazioni’ non basta stabilire accordi economici con Paesi di provenienza il più delle volte complici o addirittura agenti della logica di sfruttamento occidentale. Occorre ripartire dalla Dichiarazione Universale dei Diritti umani, occorre ripartire dal valore inviolabile della persona, dal suo diritto a una vita dignitosa, libera e anche liberamente nomade: nomadismo del sentirsi ovunque a casa su una terra dove abbiamo davvero imparato tutti a sentirci e ad agire come passeggeri di un’unica barca che procede verso il bene comune, a cominciare da quello di chi, ancora naufrago, chiede di essere riconosciuto e accolto come persona”.