L’Italia “farà di tutto, nelle sedi internazionali, per sostenere le donne che esigono qualità di vita e libertà”. Lo ha assicurato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione delle celebrazione al Quirinale per la Giornata internazionale delle donne. Rivolgendosi alle ospiti straniere presenti, il Capo dello Stato ha sottolineato che “è una lotta, la vostra, che è iniziata – in Iran e in Afghanistan – per la libertà e il diritto delle donne alla eguaglianza. Ma che – come spesso accade – la generosità e la lungimiranza delle donne ne amplia il significato che diventa resistenza, protesta e appello per l’affermazione dei diritti e delle libertà di tutti, senza distinzioni”. Mattarella ha poi ricordato che “vi sono stime dell’Onu, attraverso un rapporto del Fondo per la popolazione, secondo cui, oggi, le donne godono complessivamente soltanto del 75 per cento – come è noto – dei diritti assicurati agli uomini”. “Le rilevazioni indicano un dato medio generale e non le situazioni più gravi ed estreme”, ha osservato, aggiungendo che “in molte aree del pianeta, infatti, alle donne non sono riconosciuti i diritti fondamentali, in misura ben maggiore”. “Mutilazioni genitali, violenze sessuali, matrimoni combinati – persino per spose bambine – discriminazioni, divieti, imposizioni assurde e umilianti, impedimenti allo studio, al lavoro, alla carriera, al voto e alla partecipazione politica, negazione della facoltà di decisioni di vita tra le più elementari”, ha sottolineato il presidente, richiamando il fatto che “le donne, molte donne, sono scese in strada. In tante parti del mondo. Per gridare la loro protesta, per far sentire la propria voce. Per reclamare non privilegi ma diritti. Diritti, ripeto, a beneficio di tutti, non soltanto delle donne”. “Non possiamo rimanere estranei al loro grido di libertà. A questa lotta per le libertà fondamentali”, ha ammonito.