L’area Donne del Segretariato nazionale per i laici della Commissione episcopale per la Vita, i laici e le famiglie (Cevilaf) della Chiesa argentina, in un messaggio diffuso in occasione della Giornata dell’8 marzo, ha sottolineato che le consultazioni diocesane svolte nell’ambito del Sinodo sulla sinodalità mostrano il desiderio delle donne di “una maggiore partecipazione alla vita della Chiesa, che si esprime in richieste molto concrete”. Si legge nel messaggio: “In primo luogo, è essenziale riconoscere la comune dignità di donne e uomini all’interno delle comunità, un riconoscimento basato sulla Parola di Dio. Si spera che non si tratti di retorica, ma di partecipazione concreta e attiva, non solo nel lavoro pastorale (rispetto al quale noi donne facciamo già molto), ma anche nel processo decisionale, nella liturgia e nella leadership nelle comunità”, si sottolinea. La nota ricorda che Papa Francesco ha compiuto passi in questa direzione in Vaticano, ma avverte che “questo non è sufficiente se nelle parrocchie, nelle cappelle, nei quartieri e nei centri comunitari le donne vengono lasciate da parte quando si tratta di prendere decisioni”. È anche importante, infine, “valorizzare il lavoro che le donne già svolgono nei diversi ambiti della vita comunitaria: catechesi, missione, opere di carità, liturgia, gestione amministrativa della Chiesa. Senza il loro lavoro, le comunità non potrebbero continuare a funzionare”, si sostiene.