Perù: confermata morte nel fiume Llave di sei soldati nella regione di Puno. Mons. Quispe (Juli), “dialogo per trovare la pace”

È stata confermata ieri la morte di tutti e sei i membri dell’esercito peruviano che domenica, cercando di guadare il fiume Llave, nella regione di Puno, sono stati travolti dalla corrente. I soldati stavano cercando di raggiungere la città di Juli, epicentro delle proteste della popolazione, in gran parte di etnia aymara. Il bilancio delle manifestazioni, nel fine settimana, è stato di una trentina di feriti, con probabili eccessi di violenza sia da parte di alcuni manifestanti che da parte di organismi statali (sono stati tra l’altro assaltati un ufficio giudiziario e un commissariato di polizia, sempre a Juli).
A seguito degli avvenimenti del fine settimana, mons. Ciro Quispe, vescovo della prelatura di Juli, in una nota si dice “molto preoccupato per la situazione in cui ci troviamo da più di due mesi, e che si è nuovamente aggravata questa settimana”. Prosegue il messaggio, inviato al Sir dal vescovo: “Invito le autorità corrispondenti, civili e militari, affinché ci comprendiamo come un unico popolo e insieme come fratelli cerchiamo una soluzione ai problemi che ci affliggono. E allo stesso tempo esorto con forza la gente della nostra terra a vivere con calma e serenità, che sono gli aspetti indispensabili di ogni convivenza fraterna e che sono i valori umani del nostro popolo aymara. La parola e il dialogo sono, infatti, l’arma migliore per vivere insieme in pace”. Prosegue mons. Quispe: “Il popolo aymara e il popolo di Puno, ricchi di storia e di tradizioni millenarie, che conservano i costumi più antichi dell’antico Perù, sono popolazioni che hanno saputo lottare per le proprie rivendicazioni sociali e per il proprio agognato sviluppo. E la storia ci dimostra che è il dialogo serio e maturo tra fratelli che ci permetterà di aprire strade di pace e di benessere”. La nota si conclude con un’invocazione, “affinché il Signore ci aiuti a trovare il cammino della pace e dello sviluppo”.

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