Nuovo arrivo, oggi a Fiumicino, con un volo provenienti da Atene, di 11 richiedenti asilo originari di Paesi in cui persistono conflitti e condizioni di violenza diffusa come Iraq, Congo e Camerun. Molti hanno trascorso lunghissimi periodi di permanenza – fino a 5 anni – nei campi profughi delle isole greche, tra cui quello di Moria, a Lesbo.
Il loro ingresso in Italia è reso possibile da un protocollo d’intesa tra la Comunità di Sant’Egidio e il ministero dell’Interno che prevede l’arrivo dalla Grecia nel nostro Paese, in modo legale e sicuro, di richiedenti asilo, con particolare attenzione ai soggetti più vulnerabili, come nuclei familiari numerosi e minori non accompagnati. I rifugiati – tra cui una donna sola con i figli disabili – saranno accolti a Roma, nelle Marche e in Lombardia e subito avviati verso l’integrazione: per i minori attraverso l’iscrizione a scuola, per gli adulti con l’apprendimento della lingua italiana e, una volta ottenuto lo status di rifugiato, con l’inserimento nel mondo lavorativo. Complessivamente, con il sistema dei corridoi umanitari, realizzati grazie a una rete di accoglienza diffusa, sono giunti in Europa più di 6 mila rifugiati, di cui 5250 in Italia, ai quali si aggiungono oltre 1800 cittadini ucraini, accolti dalla Comunità di Sant’Egidio in diversi Paesi europei. Tutto ciò grazie a progetti totalmente autofinanziati e la generosità non solo di associazioni, congregazioni religiose e parrocchie ma anche di cittadini che hanno offerto le loro case e il loro impegno gratuito e volontario.