Nella cerimonia di sabato 4 marzo a Roma, la Fondazione Thouret ha annunciato i 19 vincitori del concorso internazionale di disegno e fotografia “Una strada chiamata carità”, un evento che ha visto la partecipazione di più di 20 scuole Suore della Carità di S. Giovanna Antida Thouret e più di 300 disegni e numerose foto. Il tema del concorso – viene ricordato in un comunicato diffuso oggi – era la carità e l’empatia verso gli altri. La giuria, presieduta da Paolo Ruffini, prefetto del Dicastero per la comunicazione della Santa Sede, ha scelto i vincitori in base alla loro capacità di trasmettere un messaggio universale e di toccare il cuore degli osservatori. “I disegni, le foto, i fumetti che abbiamo premiato – ha detto Ruffini – hanno questa capacità di far cadere il velo dai nostri occhi, ci dicono che una strada di amore non solo è possibile, ma già è. Sta a noi vederla”. Iniziando dalle scuole dell’infanzia, il primo premio è stato assegnato al disegno italiano di Calogero Lumia, dell’Istituto Maria Immacolata di Gorgonzola (Mi), che ha rappresentato la carità come una strada lastricata di cuori. Un messaggio potente nella sua semplicità. Nella categoria delle scuole primarie, a vincere il primo premio è stata Mia Bou Karam, dell’École Saint Vincent de Paul di Beskinta, in Libano, che ha rappresentato la carità come un ombrello che protegge dalle intemperie.
Tra le scuole secondarie di I grado, Jestin Jackin della Nemesia Academy di Bangalore, in India, ed Elison Nadeem della St. Anthony High School di Faisalabad, in Pakistan, sono i vincitori del primo premio ex aequo. Il disegno inviato dallo studente indiano mette in luce l’importanza del dialogo nel cammino verso la carità. La giovane Elison, invece, si sofferma sul potere evocativo delle parole: “Your wings already exist, all you have to do is fly (Le tue ali esistono già, devi solo usarle per volare)”. Come le sue farfalle, che sembrano indicare la strada. Infine, tra le scuole secondarie di II grado, il primo premio per la sezione disegno è stato assegnato a Kirmina Walid dell’Ecole Sainte Anne al Cairo, in Egitto, che nei suoi disegni ha rappresentato il bisogno di “cura”, che dovrebbe caratterizzare il rapporto con gli altri e con il mondo.
Nella sezione fotografia, il primo premio va alla studentessa libanese Ivana Bou Karam, che ha saputo catturare con la sua fotografia la bellezza dei legami umani. La sua foto, intitolata “Aimer”, ha entusiasmato la giuria per aver saputo esprimere, in maniera potente, come anche un piccolo gesto, una carezza, possa trasfigurare le persone. Durante la serata è stato anche celebrato il decennale della Fondazione Thouret con il concerto del coro femminile “With Us” e le danze dei giovani indiani “Bhangra Brothers”.