“L’Africa è un continente sinodale. La sinodalità fa parte di ciò che siamo e di come viviamo come famiglia di Dio in Africa”. È quanto scrivono nel comunicato finale i partecipanti all’Assemblea sinodale africana che si è svolta ad Addis Abeba, in Etiopia, dall’1 al 5 marzo. Provenienti da tutte le parti del continente africano, Madagascar e Isole, i 206 partecipanti si sono confrontati in questi giorni in momenti di plenaria e lavori di gruppo, facendo – scrivono – esperienza di “profondo dialogo, ascolto e discernimento tra le Chiese locali e con la Chiesa universale”. Tra loro 9 cardinali, 29 vescovi e 41 sacerdoti. Organizzato dal Simposio delle Conferenze episcopali dell’Africa e del Madagascar (Secam), all’incontro ha partecipato anche una delegazione da Roma, guidata dal card. Mario Grech e dal card. Jean-Claude Hollerich, rispettivamente segretario generale del Sinodo dei vescovi e relatore generale della sedicesima Assemblea generale del Sinodo dei vescovi. La maggior parte dei partecipanti però erano laici, persone consacrate, anche giovani, e rappresentanti delle altre tradizioni cristiane e di fede. “L’Assemblea continentale sinodale ha confermato il modo di fare della Chiesa in Africa”, si legge nel comunicato finale. La “famiglia sinodale africana” è una Chiesa che “si estende e comprende tutte le nostre differenze, diversità, tensioni e forze; accoglie l’altro e fa spazio alla sua diversità; si svuota, ma senza perdere le radici e i fondamenti della nostra fede; una Chiesa che può muoversi”. “Il nostro continente – scrivono i partecipanti – è benedetto dai ricchi principi e valori delle nostre culture e tradizioni. Radicata quindi nei principi antropologici e nei valori culturali africani, in particolare Palaver, Ubuntu e Ujamaa, che enfatizzano lo spirito di comunità, il senso della famiglia, il lavoro di squadra, la solidarietà, l’inclusività, l’ospitalità e la convivialità, la Chiesa cattolica in Africa è cresciuta come una famiglia di Dio. Questi principi e valori sono semi buoni e sani per la nascita e la crescita di una Chiesa veramente sinodale in Africa e nel mondo”.