“Dopo esser stato membro della Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori per nove anni, ho presentato le mie dimissioni che sono state accettate il 14 marzo 2023”. A renderlo noto è padre Hans Zollner, in una dichiarazione diffusa oggi, dopo la notizia della sua rinuncia a tale incarico. “Nel corso del mio lavoro con la commissione, ho notato delle questioni che richiedono di essere affrontate con particolare urgenza e che mi hanno reso impossibile continuare”, denuncia il gesuita, secondo il quale negli ultimi anni “è andata aumentando la mia preoccupazione sul modo in cui la Commissione” ha perseguito l’obiettivo della tutela del minori, “soprattutto in materia di responsabilità, compliance, accountability e trasparenza”, principi che secondo Zollner “qualsiasi istituzione ecclesiastica, tanto più la Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori, è tenuta a rispettare”. Oltre alla “mancanza di chiarezza sul processo di selezione dei membri e del personale, i loro rispettivi ruoli e responsabilità”, a parere di Zollner “un’altra area di apprensione è quella della responsabilità e accountability finanziaria”, che definisce “inadeguata”: “È fondamentale che la Commissione mostri chiaramente l’uso fatto dei fondi nel suo lavoro”. Inoltre, per il gesuita, “dovrebbe esserci trasparenza sulle modalità di decisione all’interno della commissione”: “Troppo spesso – la denuncia centrale della dichiarazione – ai membri sono state fornite informazioni insufficienti e comunicazioni vaghe riguardo al modo in cui sono state prese alcune decisioni. Infine, non sono a conoscenza di norme che regolino il rapporto tra la commissione e il Dicastero per la Dottrina della Fede, dal momento che la commissione è stata inserita nel Dicastero lo scorso giugno”. “È a causa di questi problemi strutturali e pratici che ho deciso di dissociarmi dalla Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori”, spiega Zollner: “Intendo invece concentrarmi sul mio nuovo ruolo come consulente della diocesi di Roma e di direttore dell’Istituto di Antropologia (Iadc), nell’impegno di rendere il mondo un posto più sicuro per i bambini e le persone vulnerabili attraverso i nostri sforzi accademici e scientifici. Rimango disponibile a confrontarmi con la Commissione sul tema del Safeguarding e spero che le questioni sopra menzionate possano essere risolte in modo efficace”.