Diritti dell’infanzia: Garlatti (Agia), “non possono essere di parte. Occorre cambiare passo. Al centro solo i minori”

“I diritti dell’infanzia non possono essere di parte”. Ad affermarlo è l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza Carla Garlatti in un editoriale pubblicato questa mattina sul sito dell’Agia. “Troppo spesso accade che nel dibattito pubblico principi e valori generali divengano ostaggio dell’uno o dell’altro partito”. “I diritti dell’infanzia e dell’adolescenza non hanno colore. Hanno valore universale e rappresentano un patrimonio di tutti: non possono essere trascinati al centro dello scontro politico e della polemica tra partiti contrapposti – scrive Garlatti –. Ultimamente troppo spesso è accaduto che nel dibattito pubblico principi e valori generali siano diventati ostaggio dell’una o dell’altra parte politica e che siano stati usati per giustificare la superiorità di una posizione piuttosto che di un’altra”.
In un contesto del genere “diventa difficile, se non impossibile, parlare di diritti senza correre il rischio di essere additati quali sostenitori dell’uno o dell’altro schieramento. E l’effetto perverso che ne deriva è quello di svalutare la portata di un diritto e di paralizzarne la piena affermazione. Questo è tanto più grave quando si tratta di diritti di bambini e ragazzi: non ha senso richiamare la delicatezza e la sacralità delle questioni in gioco, quando poi – di fatto – le si strumentalizza a fini partitici o di propaganda”. “È giunto il momento – conclude la Garante – di cambiare passo, occorre pensare alla sostanza dei problemi abbandonando tale tipo di approccio e considerare i diritti un argomento trasversale, al di là e al di sopra degli schieramenti. Al centro devono esserci soltanto i minorenni e i loro diritti”.

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