“Don Minzoni, al via il processo di beatificazione”. È arrivato nei giorni scorsi nella diocesi di Ravenna-Cervia il nulla osta del Dicastero delle cause dei santi che conferma la possibilità di avviare l’iter della causa per il parroco di Argenta, ucciso esattamente cento anni fa per la sua opera educativa e testimonianza verso i giovani argentani.
Parte quindi l’iter, che avrà come primo appuntamento ufficiale una celebrazione diocesana per l’apertura della fase diocesana del processo. A quel punto, don Minzoni potrà essere chiamato “servo di Dio” e verrà anche composta una preghiera per la sua beatificazione. L’obiettivo è concludere questi primi passaggi nell’anno del centenario, forse a settembre.
Il postulatore della causa di beatificazione è già stato nominato: si tratta di padre Gianni Festa, domenicano, già postulatore generale dell’Ordine dei predicatori. Lo affiancheranno, a livello diocesano, don Rosino Gabbiadini, parroco di San Vitale e vice-postulatore, e don Alberto Brunelli, vicario generale della diocesi.
A promuovere la causa di beatificazione di don Giovanni Minzoni sono stati la diocesi di Ravenna-Cervia, l’Agesci, l’associazione nazionale Guide e scout cattolici d’Italia con il Masci e gli Scout d’Europa e naturalmente la parrocchia di Argenta.
“Un parroco missionario tra i ragazzi e i giovani è un grande esempio per noi oggi”, è il commento dell’arcivescovo di Ravenna-Cervia, mons. Lorenzo Ghizzoni, alla notizia del nulla osta alla causa di beatificazione. “Finalmente possiamo partire per un percorso di valorizzazione ecclesiale e di riconoscimento di una vocazione di totale consacrazione a Dio – aggiunge mons. Ghizzoni – e ai più poveri di quel tempo: i giovani e i piccoli, bisognosi di formazione spirituale, morale, umana”.
“La mia oggi è una tripla emozione – spiega Vittorio Pranzini, pedagogista e storico capo scout con incarichi a livello nazionale -. Si parte sul serio, spero che si possa fare in fretta. Per me don Minzoni è sempre stato ‘un mito’, per il suo coraggio, perché fondò gli scout quando già erano perseguitati dal regime fascista. Potrebbe essere il primo scout beato”.
“Dopo cent’anni, l’operato e il sacrificio di don Minzoni non sono mai stati dimenticati qui ad Argenta – spiega il parroco, don Fulvio Bresciani -. Gli argentani gli hanno sempre mostrato grande affetto. Poterne celebrare il centenario per me è una grande responsabilità. Dalla sua vita traggo una valida indicazione per il mio sacerdozio”.