“Giovanni Paolo II ha voluto pubblicare un’enciclica per richiamare l’attenzione dei governanti sul fatto che un’autentica democrazia è possibile solo in uno Stato di diritto e sulla base di una retta concezione della persona umana”. Così mons. Paul Richard Gallagher, segretario per i rapporti con gli Stati e le organizzazioni internazionali della Santa Sede, nella lectio magistralis al convegno internazionale “Democrazia per il bene comune. Quale mondo vogliamo costruire?” alla Gregoriana. “Perché si realizzi realmente un sistema democratico – ha osservato -, esso esige che si verifichino le condizioni necessarie per la promozione sia delle singole persone mediante l’educazione e la formazione ai veri ideali, sia della ‘soggettività’ della società mediante la creazione di strutture di partecipazione e di corresponsabilità”. Mons. Gallagher ha ricordato che nel dicembre 2021, visitando la Grecia, Papa Francesco sottolineò come il rimedio per una rivitalizzazione della democrazia non passasse attraverso la ricerca ossessiva di popolarità o nell’adesione ad astratte colonizzazioni ideologiche, ma nella buona politica in quanto responsabilità somma del cittadino e “arte del bene comune”. In quella occasione Francesco sottolineava la necessità di collaborare concretamente e attivamente, per porre le esigenze comuni davanti agli interessi privati, realizzando una “buona politica” fatta di “ascolto della gente e di risposte ai suoi legittimi bisogni, di costante coinvolgimento della società civile e delle organizzazioni non governative e umanitarie, di particolare attenzione nei riguardi dei lavoratori, dei giovani e delle fasce più deboli”, e di contrasto alla corruzione.