Anche la diocesi di Cagliari sposa l’iniziativa promossa dai vescovi italiani per domenica 26 marzo (V di Quaresima), facendo proprio l’invito di Papa Francesco ed esprimendo la vicinanza delle Chiese italiane alle popolazioni di Turchia e Siria, recentemente colpite dal terremoto. Tutte le parrocchie sono state invitate a aderire alla colletta nazionale promossa dalla Cei, per esprimere nella preghiera unitaria la propria solidarietà.
Un segno concreto di partecipazione ai bisogni, materiali e spirituali, delle popolazioni terremotate. La Chiesa italiana partecipa a questa avventura dolorosa anche attraverso i fondi dell’8xmille, una parte dei quali sono destinati a interventi caritativi nel Terzo mondo e nei Paesi in via di sviluppo.
“L’iniziativa – spiega l’arcivescovo di Cagliari e segretario generale della Cei, mons. Giuseppe Baturi – è stata pensata anzitutto per sottolineare l’importanza per noi credenti di sentire parte della nostra vita, quella dei nostri fratelli che stanno nel Medio Oriente, in Turchia, in Siria, in Libano. Questa dilatazione del cuore, fa percepire nostri i Paesi degli altri, nostre le speranze altrui. Sarà l’occasione per ripensare la propria apertura al mondo in una comunione delle anime che si realizza in Cristo”.