Romania: oggi Marcia per la vita. Mons. Claudiu Pop (Cluj-Napoca), “difesa della vita non riguarda una certa religione, ma la nostra umanità”

Sono circa 270 le città romene che organizzano oggi la Marcia per la vita e le iniziative appartengono a varie organizzazioni ortodosse, cattoliche e aconfessionali. A Bucarest, Cluj-Napoca, Oradea, Timișoara, le Chiese cattolica e ortodossa partecipano insieme alla Marcia. “La difesa della vita non riguarda una certa confessione o religione, ma la nostra umanità”, afferma in un messaggio video il vescovo greco-cattolico di Cluj-Gherla, mons. Claudiu Pop. “C’è tanta morte intorno a noi”, aggiunge il vescovo, ricordando la guerra in Ucraina, la pandemia e le situazioni della vita toccate dall’ombra della morte. “Queste ci isolano, ci separano dagli altri e perciò in questa giornata stiamo insieme, e questa è già una vittoria della vita”. Per tanti anni la Romania ha occupato il primo o il secondo posto in Europa per il numero degli aborti effettuati, ma la situazione – almeno secondo i dati ufficiali – sta cambiano. Nel 2020, sono stati registrati, a livello nazionale, 35% di aborti in meno rispetto al 2019. E nella prima metà del 2022, un terzo degli ospedali statali ha rapportato zero interruzioni volontarie di gravidanza. Questo perché i medici si rifiutano di effettuare aborti, per motivi religiosi, etici o morali, e anche perché varie organizzazioni, in particolare di ispirazione cristiane, offrono sostegno alle donne incinte che si trovano in difficoltà. La Marcia per la vita è arrivata, in Romania, alla tredicesima edizione nazionale, E il tema di quest’anno è “Il futuro è provita”.

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