I media pro-Cremlino continuano a diffondere fake news sull’annessione della Crimea e la guerra in Ucraina. In occasione dell’anniversario, il 16 marzo, di nove anni dal referendum illegale e illegittimo organizzato dalla Russia per annettere la Crimea, la propaganda russa si è scatenata con fake news sui risultati truccati del referendum. Lo riporta la newsletter di EUvsDisinfo del Servizio esterno Ue (Seae). In particolare, la scorsa settimana il servizio stampa del Cremlino ha modificato il video ufficiale del presunto incontro spontaneo di Vladimir Putin con i residenti di Mariupol, eliminando un segmento durante il quale si sentiva una voce femminile gridare: “Non è reale! È tutta una messinscena!”. Finora EUvsDisinfo ha registrato mille casi di disinformazione pro-Cremlino sulla Crimea. Dopo la decisione della Corte penale internazionale (Cpi) sul mandato d’arresto per Putin, siti russi hanno dipinto la Cpi come “un fantoccio nelle mani dell’Occidente e tutti i documenti emessi dalla Cpi come nulli”. Alcuni media pro-Cremlino sostengono che il mandato di arresto contro Putin “è stato emesso su iniziativa di un gruppo di pedofili” che si vendica per “la politica russa di rafforzamento dei valori tradizionali della famiglia, delle leggi contro la propaganda Lgbt e della pedofilia”. Questa narrazione cospirativa rientra nelle fake news “sul decadimento morale dell’Occidente, che avrebbe spinto Putin a iniziare l’invasione dell’Ucraina il 24 febbraio 2022”, spiega EUvsDisinfo.