Il Consiglio europeo quest’oggi torna a riunirsi per la seconda parte dei lavori e si concluderà con una riunione dell’Eurogruppo. La prima giornata di ieri è stata intensa, apertasi con un incontro con il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, e con un discorso della presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola. È quindi intervenuto in streaming il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che ha nuovamente fatto appello all’Ue per un sostegno totale sul piano militare. Zelensky ha chiesto inoltre di inasprire le sanzioni verso la Russia. Ha quindi dichiarato di voler promuovere un vertice internazionale per discutere il piano di pace da lui stesso proposto. Nelle “Conclusioni” del summit si legge che il Consiglio europeo “ribadisce la sua ferma condanna della guerra di aggressione della Russia nei confronti dell’Ucraina”, e ricorda “il risoluto sostegno dell’Unione europea all’indipendenza, alla sovranità e all’integrità territoriale dell’Ucraina entro i suoi confini riconosciuti a livello internazionale nonché al suo diritto naturale di autotutela contro l’aggressione russa”.
Il Consiglio europeo “ribadisce il proprio sostegno a favore della formula di pace del presidente Zelensky. L’Unione europea continuerà a lavorare con l’Ucraina sul piano di pace in dieci punti”. La Russia, invece, “deve porre fine all’aggressione e ritirare immediatamente, completamente e senza condizioni tutte le sue forze militari e forze ausiliarie dall’intero territorio dell’Ucraina entro i suoi confini riconosciuti a livello internazionale”. Il Consiglio “condanna con la massima fermezza la violenza sessuale e di genere. La Russia deve garantire immediatamente il rimpatrio in condizioni di sicurezza degli ucraini, in particolare dei bambini, deportati o trasferiti con la forza in Russia”.