Nel documento che contiene le “Conclusioni” della prima giornata del summit, l’Unione europea conferma l’intenzione di “aumentare la pressione collettiva esercitata sulla Russia, anche tramite eventuali ulteriori misure restrittive”, ovvero nuove possibili sanzioni. Poi si torna sul tema delle armi: “l’Ue è fermamente e pienamente al fianco dell’Ucraina e continuerà a fornire al Paese e alla sua popolazione sostegno a livello politico, economico, militare, finanziario e umanitario per tutto il tempo necessario”.
L’Unione europea e gli Stati membri “stanno intensificando gli sforzi intesi a contribuire a soddisfare le pressanti esigenze militari e di difesa dell’Ucraina. Tenuto conto degli interessi di tutti gli Stati membri in materia di sicurezza e di difesa, il Consiglio europeo accoglie con favore l’accordo raggiunto in sede di Consiglio per consegnare con urgenza munizioni terraterra e munizioni di artiglieria all’Ucraina e, se richiesti, missili, anche attraverso l’acquisizione congiunta e la mobilitazione di finanziamenti adeguati, tra l’altro mediante lo strumento europeo per la pace, puntando a fornire, entro i prossimi dodici mesi, un milione di munizioni di artiglieria nell’ambito di uno sforzo congiunto”. L’Unione europea mantiene inoltre “la determinazione a sostenere la riparazione, la ripresa e la ricostruzione dell’Ucraina, in coordinamento con i partner internazionali”. Viene quindi confermata la prospettiva futura di adesione dell’Ucraina alla Ue.