Antonio Russo, vicepresidente delle Acli e membro del Comitato esecutivo, è il nuovo portavoce nazionale dell’Alleanza contro la povertà in Italia, l’iniziativa che riunisce oltre cinquanta soggetti sociali – sindacati, Ong e organizzazioni di rappresentanza dei Comuni e del Terzo settore – che, da 10 anni promuovono politiche pubbliche contro la povertà assoluta nel nostro Paese. È stato eletto questa mattina nel corso dell’assemblea annuale svoltasi presso la sede dell’Associazione delle Autonomie locali italiane a Roma, l’Assemblea annuale dell’Alleanza contro la povertà in Italia. Oltre al rinnovo degli organismi interni, nell’occasione dell’assemblea si è sviluppato il confronto sulle misure di contrasto alla povertà che si sono succedute nell’ultimo decennio, dalla nascita del Reddito di inclusione, al Sia (il Sostegno di inclusione attiva) sino al Reddito di cittadinanza.
Durante i lavori della giornata, viene spiegato in una nota, più volte è stato ribadito il ruolo di promozione dell’Alleanza sulle riforme strutturali del sistema di politiche di welfare. In un Paese in cui il numero delle persone a rischio di esclusione sociale, in un decennio, si è pressoché triplicato, è urgente rimettere al centro del dibattito politico il tema della povertà. Ora che il governo si prepara ad approvare la nuova riforma del Reddito di cittadinanza, che dovrebbe essere sostituito dalla Mis (Misura di inclusione attiva), l’Alleanza, in continuità col passato, ha ribadito la necessità di aprire un confronto con il governo e il parlamento perché l’Italia si doti di misure strutturali di lotta alla povertà. In particolare, ha sottolineato il neo portavoce Russo, è fondamentale far precedere la nuova riforma da un dibattito pubblico capace di coinvolgere tutte le forze politiche e sociali.
“Si apre per noi una nuova fase, non meno importante di quella delle origini – ha dichiarato Russo – che presuppone un rinnovato impegno nel Paese e sui territori. Nelle nostre organizzazioni di appartenenza e tra i cittadini, dovremo farci interpreti di ansie e speranze di chi attende risposte chiare in tempi molto stretti”.
Di assoluta urgenza per l’Alleanza è un incontro con il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Calderone, per un confronto sulla riforma che, qualora venissero confermate le prospettive della bozza di provvedimento circolata due settimane fa, restringerebbe la platea dei potenziali aventi diritto alla nuova misura con una minore spesa per il bilancio pubblico dello Stato di circa 2 miliardi e mezzo di euro all’anno.
“Non azzardiamo oggi un giudizio compiuto sul nuovo approdo legislativo ma, di fronte ad una Paese in cui crescono le fratture sociali e la povertà, agire sulla sola leva della riduzione dei costi, potrebbe presto dimostrarsi un errore strategico”, ha commentato Russo, secondo cui “distogliere risorse dalle politiche di inclusione sociale e di lotta alla povertà potrebbe allargare i divari già esistenti”.