Torna con nome e format diversi, ma con le stesse finalità: far conoscere mondi lontani attraverso film dei Paesi del Sud del mondo. Cinelà è il nuovo logo del Festival di Cinema africano (Fca) di Verona, giunto alla sua 42ª edizione che accende gli schermi da oggi al 26 marzo con la sezione “Viaggiatori e migranti” con quattro film al cinema Santa Teresa di Verona. Le proiezioni riprenderanno a fine giugno con una rassegna di cortometraggi per “Africa Short” con la partecipazione di artisti e testimonial stranieri; infine a novembre sarà la volta di “Educational”, un ultimo blocco di proiezioni dedicate ai ragazzi e al mondo della scuola.
Quest’anno Fca ha scelto di allargare l’orizzonte narrativo: infatti, alla tradizionale dizione di Festival di Cinema africano è stato aggiunto un “e oltre”, perché la necessità di conoscere realtà straniere è diventata necessaria per la crescita della società multiculturale; anche per questo la prèmiere di Cinelà “si colloca nella Settimana internazionale contro il razzismo, organizzata in Italia dall’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali – Unar”, spiega Maria Grazia Melegari della Direzione organizzativa della rassegna.
Promosso dal Centro missionario diocesano, dalla Fondazione Nigrizia, da Progetto Mondo, dalla Fondazione San Zeno, Migrantes e, tra gli altri, con il patrocino della Provincia, del Comune e dell’Università di Verona, l’evento apre con un film apprezzato in diversi festival internazionali “As fair as i can walk” del regista serbo Stefan Arsenijevic. A seguire nelle serate successive “Neighbours” del regista curdo Mano Khalil, “Juwaa” del congolese Nganji Mutiri e “Borga” del tedesco York-Fabian Raabe.