Il legame dell’Eucaristia con il Cammino sinodale è stato al centro di un ampio confronto, nel quale i vescovi hanno ribadito la necessità di fondare l’esperienza sinodale sulla liturgia. Lo riporta il comunicato finale del Consiglio permanente della Cei, che si è svolto nei giorni scorsi a Roma. I presuli hanno sottolineato come “la celebrazione eucaristica rappresenta il paradigma della sinodalità e concentra le dimensioni essenziali della Chiesa”: il cammino dei discepoli, l’incontro con il Risorto, l’ascolto delle Scritture illuminate dal mistero pasquale, l’accoglienza del forestiero, la frazione del pane, la missione, il confronto con gli Apostoli. “La pagina evangelica di Emmaus, nella quale Luca rilegge in chiave eucaristica l’incontro con Gesù risorto e in chiave pasquale la liturgia della frazione del pane, è stata indicata come icona per il prossimo anno del Cammino sinodale, che inaugura la fase sapienziale”. Raccogliendo e rilanciando i primi frutti dei “Cantieri di Betania”, in pieno svolgimento nelle Chiese locali, e facendo tesoro dei lavori del Comitato nazionale del Cammino sinodale e del recente incontro dei referenti diocesani a Roma, il Consiglio permanente ha espresso “apprezzamento” nei confronti di tutti coloro che si stanno coinvolgendo e gratitudine al Santo Padre per avere avviato, sulla nota dell’ascolto, l’esperienza sinodale in tutto il mondo. “Il passaggio dalla fase narrativa alla fase sapienziale, nel Cammino sinodale in Italia, comporterà nelle prossime settimane l’elaborazione dei criteri di discernimento per ‘ascoltare ciò che lo Spirito dice alle Chiese’ e l’individuazione di alcune piste sulle quali condurre l’approfondimento, in modo da preparare la fase profetica, nella quale si prenderanno decisioni per il rinnovamento della realtà ecclesiale”.