“È fondamentale che gli Stati riconoscano e rendano pubblico il contributo essenziale dei difensori dei diritti umani alla promozione e alla protezione di gruppi come le donne, i bambini, le persone Lgbti, i migranti e le minoranze etniche e si astengano dall’abusare di procedimenti penali contro i difensori dei diritti umani per aver fornito assistenza umanitaria a rifugiati, richiedenti asilo e migranti”. Lo afferma la commissaria per i diritti umani del Consiglio d’Europa, Dunja Mijatović, nella relazione su una tavola rotonda con difensori dei diritti umani di tutta Europa, tenutasi a Dublino nell’ottobre 2022. “Gli Stati dovrebbero inoltre garantire l’effettiva partecipazione dei difensori dei diritti umani agli affari pubblici e il libero accesso ai finanziamenti, anche da fonti straniere”. La commissaria esorta, poi, a fornire un maggiore sostegno finanziario e tecnologico e protezione ai difensori dei diritti umani impegnati in Ucraina per permettere loro di “documentare le violazioni dei diritti umani”. Inoltre, si sottolinea la necessità di sostenere la società civile russa e bielorussa e gli attivisti per i diritti umani. “Sfide senza precedenti rendono il lavoro dei difensori dei diritti umani sempre più cruciale per la conservazione del tessuto democratico delle nostre società. La solidarietà con e tra i difensori dei diritti umani è più imperativa che mai”, conclude.