Vittime di mafia: don Ciotti (Libera), “senza verità non può esistere giustizia”. A Milano migliaia in corteo, con scuole e sindaci

(Foto SIR)

(Milano) “Senza verità non può esistere giustizia. E l’omertà, che cammina per le strade delle nostre città, uccide la verità e la giustizia”. Don Luigi Ciotti, fondatore di Libera, ha tenuto il discorso conclusivo della manifestazione svoltasi a Milano in occasione della Giornata in ricordo delle vittime di mafia, promossa assieme ad Avviso Pubblico e diverse altre realtà istituzionali ed ecclesiali. Diverse migliaia di partecipanti (si stima 70mila) hanno dato vita a un corteo pacifico da Porta Venezia a piazza Duomo: numerosissime le scuole, presenti i sindacati, Acli, Azione cattolica, Agesci, diverse altre associazioni e movimenti ecclesiali. Decine di sindaci con i gonfaloni delle città hanno sfilato assieme ai giovani, con don Ciotti e i rappresentanti delle istituzioni. La manifestazione ha l’Alto patronato del Presidente della Repubblica.

Nel suo intervento, appassionato, dal grande palco in piazza Duomo, Ciotti ha salutato e ringraziato per la lor presenza quasi 500 parenti delle vittime della mafia: ha poi attaccato con veemenza la cultura mafiosa, il suo radicamento nella società e nell’economia e in parte della mentalità corrente. Ha affermato: “le mafie sono diventate moderne imprese. Ricorrono meno alla violenza diretta perché possono contare su quella bianca del capitale economico”. Ha dunque parlato di “connivenza e sottovalutazione”, di “letture antiche che si continuano a fare sulle mafie, letture inadeguate dei fenomeni criminali che si sono evoluti assumendo forme e metodi che richiedono nuovi sguardi e nuove strategie”.

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