Dopo un anno di pausa, torna il SiloeFilmFestival (Sff), in programma dal 23 al 25 giugno nel monastero di Siloe a Poggi del Sasso di Grosseto, sul tema della pace. Si tratta di un’iniziativa culturale sorta nel 2012 su impulso della comunità monastica di Siloe, attraverso il centro culturale san Benedetto, per approfondire tematiche centrali per l’umano attraverso il linguaggio dei corti che, da questa edizione, si avvale del confronto con l’Ufficio diocesano di pastorale culturale che lo ha voluto come punto di congiunzione con la Settimana della Bellezza. Sono 3 le categorie in concorso: “Courts of peace” con cortometraggi italiani o esteri realizzati da over 30, professionisti, con lavori editi o inediti; “Full of peace” riservato a cortometraggi di giovani under 30 con lavori inediti; “School of peace”, sezione dedicata agli studenti delle scuole secondarie, con produzioni inedite attraverso strumenti amatoriali. Ogni sezione verrà valutata da due giurie: esperti e giovani. Per la giuria esperti il Sff si avvarrà di personalità del mondo del cinema, mentre per i giovani saranno selezionati, attraverso un bando aperto nelle scuole, 5 ragazzi e 5 ragazze. Ogni sezione avrà un primo e un secondo classificato. Durante la tre giorni di festival sono previsti incontri e dibattiti, nonché momenti musicali e proiezioni, oltre che spazi per i bambini dai 6-12 anni, con laboratori sul tema del cinema e della pace. “Vuole rispondere ad un bisogno: creare un tessuto umano, fatto di relazioni, di confronto, di novità, di bellezza… l’esperienza di un riscatto che non nasce dalla rabbia, ma dalla pace. Il luogo in cui il Siloe Film Festival – ha spiegato don Dino Mazzoli, nuovo direttore artistico della manifestazione – nasce rappresenta la chiave di lettura di tante cose. Il silenzio, la vita della comunità monastica, la bellezza del luogo, diventano lo scenario ideale per presentare la bellezza di voci, immagini, musiche che saranno protagonisti del Festival”. “Il cinema – ha aggiunto – ci racconta da sempre piccoli grandi conflitti, offrendoci chiavi di lettura diverse, interpretazioni che hanno la forza di smuovere i pensieri. Questo vuole essere il nostro obiettivo, far sì che le idee entrino in turbinio di movimenti che generano altre idee e che hanno come fondamento la pace, dai più grandi sistemi, al ritrovarsi con sé stessi. Sicuramente testimoni di tutto ciò saranno i protagonisti del cinema, della musica, dello spettacolo e della letteratura. Non ultimi i veri grandi protagonisti saranno i corti”.