“L’acqua è uno degli elementi che più accusano i cambiamenti climatici: calo delle precipitazioni, loro concentrazione in eventi estremi, maggiori periodi di mancanza di precipitazioni, aumento della temperatura sono i fattori che determinano la carenza idrica, ma l’abitudine secolare all’abbondanza non rende ancora consapevoli della gravità della situazione”. Lo hanno scritto le Commissioni diocesane per la Pastorale sociale e del lavoro delle diocesi di Biella, Casale Monferrato, Novara, Vercelli nel documento congiunto “Quaresima 2023 – Acqua: luogo di conversione personale e comunitario”.
“Le nostre terre – viene osservato – sono passate nel volgere di pochissimi anni da essere ricche di acqua ad esserne pesantemente carenti e la tendenza non è attribuibile al fluttuare delle condizioni meteo, ma al fatto che l’impatto che l’umanità infligge sempre più alla terra con i propri consumi ha ormai vinto l’enorme inerzia del pianeta e così stiamo assistendo a cambiamenti sempre più evidenti e difficilmente reversibili”. “Nella nostra Regione il mese di febbraio 2023 ha ancora confermato precipitazioni molto al di sotto della norma climatica del trentennio di riferimento 1991-2020, con un deficit medio quantificabile in circa -80%”, si legge nel documento. “La combinazione autunnale ed invernale di piogge scarse e temperature ben sopra la norma, le portate dei corsi d’acqua del reticolo idrografico principale e secondario ovunque al di sotto dei valori medi storici di riferimento (Sesia -59%, Toce -42%, Po a Isola S. Antonio -64%), un volume invasato pari a circa il 20% della capacità massima teorica complessiva, delineano una situazione piuttosto critica rispetto alla stagione primaverile”, viene evidenziato. Le Commissioni diocesane firmatarie hanno redatto una ricerca sull’acqua “con lo scopo – viene spiegato – di fare una fotografia della situazione nei nostri territori per indurre ad una presa di coscienza di questa realtà a tutti i livelli e per rendere più responsabile e consapevole l’utilizzo del nostro patrimonio idrico e in generale del nostro territorio”. “La nostra azione – sottolineano le Commissioni diocesane – come cristiani vuole da un lato essere attenta e stimolante verso le istituzioni per la promozione di interventi strutturali per ridurre queste perdite, ma auspichiamo che anche nelle comunità locali si affermi un coinvolgimento attivo delle persone che permetta di avviare azioni che, come per le comunità energetiche che si stanno iniziando a costituire, possano localmente custodire e promuovere la salvaguardia dell’acqua anche ove possibile prevedendo piccoli sistemi di accumulo, certamente meno impattanti delle grandi opere che pure potrebbero essere necessarie”. “Ci auguriamo che tutti i soggetti istituzionali dedichino il necessario impegno al tema e che l’attenzione all’acqua induca le persone a una conversione degli stili di vita, sempre più necessaria”, concludono: “In questo tempo di grazia della Quaresima 2023 invitiamo quindi tutti e ciascuno non solo a pregare per la pioggia ma ad iniziare un cammino di conversione nel nostro rapporto verso ‘sora acqua’”.