“Siamo di fronte all’ennesimo bollettino di guerra di un Paese che sta osservando il proprio declino come se stesse assistendo dal divano ad un film distopico. Abbiamo perso quasi 8mila nati anche nel 2022 e per la prima volta siamo scesi sotto i 400mila nati”: è il commento di Adriano Bordignon, neo eletto presidente del Forum nazionale delle associazioni familiari, in riferimento ai dati Istat resi noti oggi.
“Viviamo in un’Italia a macchia di leopardo con situazioni drammatiche in alcune province della Sardegna o come la realtà di Matera, ma anche alcuni segnali di controtendenza come la provincia di Bolzano oppure Piacenza, segno che, a volerlo, si può attivare un ecosistema di politiche locali a misura di famiglia”, prosegue Bordignon.
“Non possiamo permetterci di restare inermi di fronte a questa continua emorragia di vita e speranza. Non bastano i primi timidi passi intrapresi con l’assegno unico, che oggi va potenziato nelle risorse, avvicinandolo agli oltre 200 euro a figlio tedeschi, e semplificato nell’accesso con la eliminazione o la riforma dell’Isee”, precisa il presidente del Forum, che aggiunge: “La riforma fiscale che sta prendendo il via deve finalmente rispettare i principi dell’equità orizzontale previsto dall’art. 53 della Costituzione e considerare la numerosità dei figli. Dobbiamo incrementare la quantità, qualità e flessibilità del lavoro femminile e capacitare i giovani a costruire un progetto di vita in un’età molto più anticipata rispetto ad oggi”.
“Mettere al mondo un figlio in Italia è una corsa ad ostacoli che ormai ti avvicina pericolosamente al rischio di povertà. Dobbiamo invece sostenere e ringraziare le famiglie che hanno il coraggio di mettere al mondo un figlio. Non possiamo farlo domani. Dovevamo farlo ieri. Facciamolo oggi senza esitazioni”, conclude Bordignon.