“Francesco pone l’inizio del suo cammino come una conversione traumatica. Non sceglie il commercio, non sceglie di non continuare a fare il cavaliere, rompe con le feste. Rompe con tutto questo. Diventerà l’uomo delle 5 ‘quaresime’ all’anno. Francesco infatti è una sorta di ‘problema’, è una provocazione per la Chiesa perché ci dice come il carisma sia difficile ad essere vissuto con fedeltà”. Lo ha detto ieri il patriarca di Venezia, mons. Francesco Moraglia, nell’omelia della messa che ha concluso il pellegrinaggio diocesano dei ragazzi delle medie presso la basilica superiore di San Francesco. Con una sorpresa, il saluto e il ringraziamento al Papa per i suoi 10 anni di ministero per la Chiesa Universale. “Il vero protagonista nella vita è stato il Signore misericordioso – ha proseguito Moraglia –. La santità di Francesco viene dal Signore e si è sviluppata proponendo una sapienza che va oltre alla sapienza degli uomini. Per questo la testimonianza di Francesco può essere un riferimento importante per noi: Venezia guardi alla testimonianza e alla spiritualità di San Francesco da cui possono venire rinnovamento e freschezza”. I 1.900 ragazzi delle comunità veneziane, arrivati venerdì sera nella cittadina umbra, sono stati accolti dal padre custode del Sacro Convento di Assisi, fra Marco Moroni, e dalla sindaca Stefania Proietti.
“Il pellegrinaggio – ha sottolineato il patriarca – è l’unione di tre presenze: quella di Gesù che vi ha chiamati, quella del vostro sì, che avete deciso di aderire numerosi, quella infine di chi vi sta accanto. Il pellegrinaggio infatti è testimonianza ed esperienza di vita ecclesiale: nelle prossime settimane continuate a condividere le esperienze che avete compiuto in questi giorni”. “Francesco è uomo del Vangelo: Dio ha un progetto anche per ciascuno di voi”, ha concluso.
Al termine della celebrazione i ragazzi insieme al patriarca e ai sacerdoti hanno realizzato un piccolo video per salutare Papa Francesco e ringraziarlo per i suoi 10 anni di servizio alla Chiesa universale. Hanno voluto anche offrire la celebrazione per ringraziarlo e chiedere al Signore di continuare a sostenerlo nel suo cammino e nel suo ministero.