“Il governo intervenga: il perdurare di ‘zone rosse’ per motivi sanitari, oramai non più ragionevolmente motivati, in alcune aree della Sardegna, con il blocco della movimentazione dei suini sta danneggiando pesantemente le molte aziende del settore dell’allevamento e della trasformazione”. Così si esprime il presidente nazionale di Acli Terra, Nicola Tavoletta, l’associazione professionale agricola delle Acli che tutela il settore rurale, dell’allevamento e delle marinerie. La peste suina africana nell’isola, che aveva fatto introdurre la limitazione della movimentazione dei suini, secondo dati scientifici che registrano la sostanziale eradicazione della malattia, risulterebbe quindi debellata. Nonostante tali evidenze scientifiche, le zone rosse nei territori dell’Ogliastra e del Nuorese permangono. “Una situazione – aggiunge Tavoletta – non più tollerabile che sta mettendo in crisi profonda tanti imprenditori e lavoratori con le loro famiglie, i quali giustamente protestano per il lungo periodo di stop delle loro attività”. Acli Terra è al fianco degli allevatori e di tutto l’indotto e sollecita l’intervento urgente del ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste e il titolare della Salute per chiarire il perdurare di questo stato di cose, ma soprattutto per far tornare alla normalità il comparto delle carni suine, così pesantemente penalizzato”, conclude Tavoletta.