“Un nuovo sguardo sulla giustizia”. Questo il titolo del convegno organizzato per sabato 4 marzo dalla Fondazione Esodo onlus e dalla Caritas diocesana di Belluno-Feltre in occasione dei dieci anni del Progetto Esodo, il cui obiettivo è l’attivazione di percorsi di inclusione sociale e lavorativa per persone detenute, ex detenute e in esecuzione penale esterna. I lavori, che saranno ospitati dalle 9.30 presso il Centro congressi “Giovanni XXIII”, saranno introdotti dai saluti di benvenuto del diacono Francesco D’Alfonso, direttore di Caritas di Belluno-Feltre, del sindaco di Belluno, Oscar De Pellegrin, del vescovo di Belluno-Feltre, mons. Renato Marangoni, e di Tiziana Paolini, direttrice della Casa circondariale di Belluno. Seguiranno la proiezione di un breve video e l’intervento del presidente della Fondazione Esodo, mons. Gino Zampieri, direttore della Caritas veronese, che illustrerà un bilancio sintetico dei dieci anni del Progetto. Poi Patrizia Patrizi, docente dell’Università di Sassari, coordinatrice del team sulla giustizia riparativa e presidente dell’European Forum for Restorative Justice, interverrà su “Giustizia riparativa: nuove lenti per nuovi percorsi”. Spazio poi ad una tavola rotonda nella quale Patrizi dialogherà con il direttore della Caritas diocesana e con il sindaco di Belluno sulle prospettive della giustizia riparativa nel territorio bellunese. Condurrà i lavori della mattinata il giornalista Pierluigi Svaluto Moreolo.
Il progetto, viene ricordato dalla Caritas diocesana di Belluno-Feltre, “pensato e nato nei territori di Verona, Vicenza e Belluno, fu avviato nel 2011 con il finanziamento di Fondazione Cariverona, il Coordinamento delle Caritas diocesane e la collaborazione con il Provveditorato regionale dell’Amministrazione penitenziaria del Triveneto, gli uffici dell’esecuzione penale esterna di Verona (competente anche per Vicenza) e di Venezia (competente anche per Belluno) e il garante dei diritti delle persone private della libertà personale del Comune di Verona. Da subito fu costituita una rete di enti del terzo settore per l’attuazione degli interventi, che nel 2016 assunse forma giuridica mediante la costituzione della Fondazione di partecipazione Esodo onlus da parte delle diocesi di Verona, Vicenza e Belluno-Feltre. Attualmente partecipano a Fondazione Esodo, in qualità di fondatori, anche le diocesi di Venezia e Vittorio Veneto e, in qualità di aderenti, 23 enti del Terzo settore presenti in quei territori e attivi nell’ambito giustizia. Il Progetto Esodo ha un forte significato di interesse sociale, perché mira al recupero delle persone, secondo il dettato costituzionale, e quindi alla riduzione della recidiva, favorendo in questo modo anche la sicurezza sociale”.