“Affrontare le sfide che si pongono all’umanità, tutta insieme, significa abbandonare gli scenari di guerra e di conflitto interno che gravano, purtroppo, sui destini di tante popolazioni e progettare congiuntamente il futuro”. Lo ha affermato oggi il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento all’Università di Nairobi su “Il cambiamento climatico: una sfida comune per Africa ed Europa”.
Per il capo dello Stato, “soltanto un’azione collettiva può essere capace di coniugare efficacia e solidarietà per evitare gli scenari catastrofici in atto e quelli che si annunciano. È il momento dell’unità, della coesione, non di divisioni fra Nord e Sud, fra Est e Ovest del mondo”.
“La brutale aggressione della Federazione Russa all’Ucraina – ha ribadito il presidente – sta riportando i rapporti internazionali indietro di ottant’anni, come se non vi fosse stato, in questo arco di tempo, un mirabile progresso sul terreno della indipendenza, della libertà e della democrazia, della crescita civile di tante nazioni. Siamo cresciuti nella interdipendenza tra i nostri destini e gravissime sono le conseguenze degli atti della Federazione Russa sulla sicurezza alimentare, su quella energetica di tanti Paesi, sulla pace, anche nel continente africano, e nel Medio Oriente”. Per Mattarella, “il contrasto al cambiamento climatico è obiettivo unificante che richiama al dialogo multilaterale, al rispetto degli impegni liberamente assunti in sede internazionale. La applicazione di piani per la transizione energetica rappresenta di per sé una modalità che può permetterci di addivenire a un sistema economico globale più equo, più sostenibile, più giusto”.
“La tutela dell’ambiente e il contrasto al cambiamento climatico – ha aggiunto – rappresentano responsabilità ineludibili, che ricadono su tutta l’umanità, nessuno escluso. Ciò detto, sono fermamente convinto che su questo tema, così come su molti altri, Africa ed Europa possano e debbano assumere congiuntamente un ruolo di guida”. “La transizione energetica, con la sua enfasi sulle energie rinnovabili e sull’economia circolare, apre nuovi e promettenti orizzonti di collaborazione per i nostri continenti”, ha spiegato Mattarella, convinto che “la chiave di un successo, che per essere durevole non potrà che essere comune, sta nel rafforzare la consapevolezza della complementarietà fra Africa ed Europa, complementarietà che un frangente storico così complesso rende ancora più evidente”. “Nel percorso di intensificazione dei rapporti, l’Italia e l’Unione europea contano sulla interlocuzione con quei Paesi, come il Kenya, con cui costruire un partenariato fondato, oltre che sulla convergenza verso comuni interessi, su valori condivisi. Quali – ha evidenziato il capo dello Stato – il rispetto per la dignità di ogni persona e di ogni comunità, la promozione dei valori democratici, l’attenzione per la crescita e lo sviluppo delle giovani generazioni, la cura dei beni comuni globali, a cominciare – appunto – da quello, preziosissimo, dell’ambiente”.