“Al 31 dicembre 2021 in Italia la popolazione straniera residente ammonta a 5.030.716i unità, (-2,7% rispetto al 2020) ed è composta per il 50,9% da donne”. È quanto emerge dal report “Stranieri residenti e nuovi cittadini: caratteristiche demografiche e distribuzione territoriale” relativo al 2021 diffuso oggi dall’Istat.
“Negli ultimi anni – osserva l’Istituto nazionale di statistica – si assiste a una sostanziale stabilizzazione della popolazione straniera residente. È, infatti, rallentata la crescita rispetto al primo decennio degli anni Duemila, sia perché i flussi di immigrazione si sono ridotti, sia perché molti stranieri hanno nel frattempo acquisito la cittadinanza italiana. Anche la crescita naturale subisce un rallentamento, accentuato dalle conseguenze dirette e indirette dell’epidemia da Covid-19 (eccesso di mortalità, effetti recessivi sulle nascite)”. Il report evidenzia poi che “il Mezzogiorno rappresenta spesso una porta di ingresso nel caso di emergenze umanitarie, ma è al Centro-nord che preferibilmente gli stranieri eleggono la residenza”. Nel Nord Italia si concentra infatti il 59% della popolazione straniera (2 milioni 973mila). Il Nord-ovest è l’area più attrattiva, accogliendo oltre un terzo dei cittadini di origine non italiana. Un quarto della popolazione straniera risiede nel Centro (24,7%; 1 milione 241mila unità) ed è più contenuta la presenza nel Sud e nelle Isole (rispettivamente l’11,6% e il 4,6%).