Circa 12,1 milioni di persone, oltre il 50% della popolazione, sono attualmente in condizioni di insicurezza alimentare mentre rischiano di precipitarvi altri 2,9 milioni di persone. Dati recenti mostrano che la malnutrizione è in aumento, con tassi mai visti prima di deficit di sviluppo e malnutrizione materna. In Siria, un salario medio mensile copre attualmente circa un quarto del fabbisogno alimentare di una famiglia. A denunciarlo oggi è l’agenzia Onu World Food Programme (WFP), evidenziando l’urgente necessità di una più cospicua assistenza umanitaria mentre il paese è alle prese con l’impatto devastante dei recenti terremoti e con un conflitto che dura da 12 anni. I terremoti del 6 febbraio si sono abbattuti su un paese che vedeva già i prezzi del cibo alle stelle. In un anno è raddoppiato il costo della selezione di prodotti alimentari standard che il Wfp utilizza per tenere traccia dell’inflazione alimentare. Ora sono 13 volte più costosi rispetto a tre anni fa e non si prevedono segnali di ribasso. I tassi di deficit di sviluppo tra i bambini hanno raggiunto il 28% in alcune parti del paese e la prevalenza della malnutrizione materna è del 25 % nel nord-est della Siria. Un paese che prima era autosufficiente nella produzione alimentare – sottolinea il Wfp – ora si colloca tra i primi sei paesi al mondo con la più alta insicurezza alimentare e una forte dipendenza dalle importazioni di cibo. Infrastrutture danneggiate, costo elevato del carburante e condizioni vicine alla siccità hanno ridotto del 75% la produzione di grano in Siria. Purtroppo ristrettezze finanziarie per il Wfp in Siria minacciano di ridurre l’assistenza, proprio quando le persone ne hanno più bisogno. Servono almeno 450 milioni di dollari per mantenere l’assistenza a oltre 5,5 milioni di persone in tutto il paese per il resto dell’anno, compresi 150 milioni di dollari per sostenere per sei mesi 800.000 persone colpite dal terremoto. Senza risorse sufficienti, a partire da luglio il Wfp dovrà ridurre drasticamente il numero di beneficiari, lasciando milioni di persone in condizioni di estremo bisogno senza assistenza alimentare. “‘Il mondo ora ci ha dimenticato. Ѐ quello che ci dicono molti siriani, ed è un duro promemoria a fare di più “, ha detto Corinne Fleischer, Direttrice regionale Wfp per il Medio Oriente, il Nord Africa e l’Europa orientale. “Abbiamo bisogno di fondi per continuare a fornire cibo a milioni di famiglie, fino a quando i siriani non potranno tornare ad essere autosufficienti”.