“Per il futuro del nostro territorio è necessario che prevalga, invece, un disegno di grande ripresa per la riqualificazione dello stabilimento melfitano”. Lo scrive il vescovo di Melfi–Rapolla-Venosa, mons. Ciro Fanelli, in un messaggio in cui esprime “preoccupazione, trepidazione e speranza per i lavoratori del nostro territorio”.
Il vescovo invoca “scelte chiare” che “siano efficacemente a sostegno del mondo del lavoro”. “Il recente confronto con il ministero competente del Governo italiano e Stellantis deve aprire nuovi spiragli e prospettive per una transizione giusta, così come le istituzioni europee ci indicano – osserva –. Sono ancora attesi precisi e circostanziati ‘cronoprogrammi’ sugli obiettivi di riconversione produttiva ed occupazionale dello stabilimento melfitano”. Mons. Fanelli considera “decisivo” l’impegno delle politiche pubbliche per “dare solidità e continuità al lavoro nel settore automotive”. “Mobilitando ed impiegando fondi già previsti e stanziati per continuare a formare i lavoratori, investire sulle infrastrutture per la rete di ricarica, nonché sostenere le aziende che fanno investimenti per autoprodurre energia elettrica per poter abbattere i costi. Una specifica e puntuale attenzione necessita anche l’indotto di Melfi, particolarmente rilevante per la sua capacità produttiva e per il valore della forza lavoro impegnata”.