Nicaragua: Governo “sospende” le relazioni diplomatiche con la Santa Sede

Il ministero degli Esteri del Nicaragua ha comunicato ieri la notizia di una “sospensione” delle relazioni diplomatiche con la Santa Sede, definendo nel contempo “falsa” la notizia di una totale rottura delle relazioni con il Vaticano. Qualche ora prima alcune testate indipendenti nicaraguensi, che operano in esilio, a partire dal “Confidencial”, avevano, infatti, scritto che il regime di Ortega aveva rotto le relazioni diplomatiche con la Santa Sede e che la decisione era stata “comunicata verbalmente al Vaticano”. Di fatto, fin dal marzo 2022 le relazioni potevano dirsi incrinate, con l’espulsione dal Paese del nunzio apostolico, mons. Waldemar Stanislaw Sommertag. La nunziatura a Managua, però, in questi mesi è sempre stata aperta, con la presenza dell’incaricato per le relazioni, mons. Mbaye Diouf, segretario della Nunziatura. Ora, invece, a causa della decisione del Governo, l’ufficio sarà chiuso a tempo indeterminato, pur non trattandosi, appunto di vera a propria “rottura”.
Nei giorni scorsi, in un’intervista al sito argentino Infobae, aveva definito quella di Ortega una “dittatura grossolana”, e aveva difeso il vescovo Rolando Álvarez, condannato un mese fa dal regime a 26 anni di carcere: “Abbiamo un vescovo incarcerato. Un uomo molto serio, molto capace. Ha voluto dare la sua testimonianza e non ha accettato l’esilio”.

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