L’impegno a leggere il processo sinodale, sullo sfondo di quanto si è messo in moto a partire dal Concilio Vaticano II, implica un riassetto nel modo di essere Chiesa sul fondamento dell’unità e dell’uguaglianza di tutti i cristiani in virtù del battesimo. È il focus della rivista Rogate ergo di marzo, che si apre con uno studio di don Piero Coda, segretario della Commissione teologica internazionale. “Ministeium nella Chiesa non è solo quello prestato in forma specifica da chi riceve ed esercita il sacramento dell’Ordine – scrive il teologo – ma da tutti e da ciascuno in virtù del Battesimo. Pertanto la sinodalità offre la cornice più adeguata per comprendere lo stesso ministero gerarchico”. A sua volta il biblista don Giuseppe De Virgilio spiega che la prospettiva del camminare insieme parte dalla prassi della Chiesa delle origini e trova fondamento nella costituzione conciliare Lumen gentium.
Ma oggi la Chiesa, immersa nel cambiamento epocale della società, ha bisogno di mettersi in ascolto dei segni dei tempi. Al riguardo Rogate ergo riporta i risultati di una ricerca, ancora in corso, dell’Osservatorio Giovani Toniolo, sulle ragioni dei giovani che si sono allontanati dal mondo religioso. Paola Bignardi ha scoperto dentro la categoria degli “increduli” storie originali, che sorprendono per la ricchezza di un mondo interiore desideroso di autenticità. “Andare a cercare quelli che se ne sono andati -scrive la pedagogista – è quello che farebbe ogni madre se un figlio sparisse dall’orizzonte familiare!”. Infine, le statistiche dei sacerdoti stranieri in Italia fanno riflettere sugli equilibri ecclesiali in atto nel nostro Paese.