Diocesi: Padova, il vescovo Cipolla ha incontrato i dirigenti scolastici

Foto diocesi Padova

Prima la visita guidata al Battistero di Padova con il ciclo di affreschi patrimonio Unesco dell’Umanità, poi l’incontro in sala Barbarigo di Palazzo vescovile con il vescovo Claudio Cipolla. Una settantina di dirigenti scolastici di scuole statali e paritarie del territorio della diocesi patavina si sono ritrovati giovedì 9 marzo per il tradizionale incontro con il vescovo promosso dall’Ufficio diocesano per la cultura e l’università, la scuola e l’educazione, riferisce un comunicato appena diffuso.
Dopo il saluto del direttore dell’Ufficio diocesano, don Giorgio Bezze, Giovanni Battista Zannoni, referente dell’Ufficio per gli insegnanti di religione, ha introdotto il pomeriggio sottolineando l’importanza di ritrovarsi per riflettere insieme, ponendo l’attenzione, in primis sui più piccoli e su una priorità: non dimenticare l’originalità di ogni persona e delle relazioni. di qui alcune domante: ci stiamo davvero educando ad educare? La società che ci circonda vuole davvero che si educhi oltre che si insegni? “La scuola è di fronte a un’emergenza educativa diffusa”, ha rilanciato Rocco Bello, della Fondazione Girolamo Bortignon, evidenziando come pensare la scuola oggi non può voler dire solo parlare di competenze, amministrazione, organizzazione funzionale, tecnologie, ma anche di cultura e leadership educativa, comunità scolastica, valorizzazione dei docenti.
Un’altra dirigente, Antonella Bianchini, ha sottolineato l’atmosfera in cui viva la scuola oggi – fermento/cambiamento, ansia e stanchezza – focalizzando l’attenzione sulle fragilità che riguardano giovani e adulti, su cui spesso ci si trova impreparati. Virginia Kaladich, presidente nazionale Fidae e dirigente scolastica, ha riportato l’attenzione sulle preoccupazioni che vivono le scuole cattoliche messe a dura prova sul piano della sostenibilità anche dall’aggravarsi della crisi economica ed energetica. Mons. Cipolla, conclude il comunicato, “ha ringraziato per questo ritrovarsi utile al confronto, al dialogo e alla possibilità di pensare insieme e si è augurato che incontri così possano essere più frequenti e che possano realizzarsi anche per gruppi proprio per favorire relazioni e sostegno reciproco”.

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