“Con lei, Santo Padre, non ci siamo più sentiti soli; le vittime di abuso che hanno subito indicibili sofferenze, sia da parte del clero che da parte di individui che hanno scelto la via del male, quelle che il Signore ci ha messo nella nostra strada, lodano e ringraziano il Signore per la sua indefessa azione contro questo male”. Lo scrive don don Fortunato Di Noto, da 30 anni impegnato nella lotta alla pedofilia e agli abusi sui minori con Meter (www.associazionemeter.org), in una lettera, a nome dei volontari di Meter e di alcune vittime di abusi sessuali, rivolta al Papa in occasione del 10° anniversario della elezione al soglio pontificio.
Ricordando le vittime di abusi incontrate da Francesco, che “portano nel cuore la sua carezza, la tenerezza e la paternità” perché “si sono sentite accolte, ascoltate e protette e questa possibilità è stata un bene che va oltre il male”, Di Noto assicura: “L’impegno di Meter continua. Non posso non ricordare l’8 dicembre 2013, il telegramma che contenevano le sue parole: incoraggiandoci a proseguire questo cammino nella tutela dei minori, contro ogni forma di abuso. Lo abbiamo fatto e continueremo a farlo a distanza di 30 anni di indefesso impegno”. “Siamo consapevoli – si legge ancora nella missiva – che bisogna ancora fare di più e meglio contro questa piaga infernale che subiscono i piccoli, gli amati del Signore, in questa società che rende, spesso e molto di più, i piccoli come scarto e oggetto erotico per la soddisfazione di perversi che hanno perso la loro umanità. Non dobbiamo mai indietreggiare di un solo passo”. Infine il ringraziamento al Papa “per la sua presenza, per il dono che il Signore ha fatto alla Chiesa e al mondo intero” e l’assicurazione di preghiera e sostegno. Appuntamento il 7 maggio per la XXVII Giornata bambini vittime a piazza San Pietro a pregare con il Pontefice il Regina Coeli.