“Il magistero di Francesco è attraversato costantemente dal fil rouge della difesa della vita umana e dal suo indistruttibile valore sin dal momento del concepimento accostato quasi sempre ad altre problematiche moderne, come ad esempio la questione ecologica, l’economia, la politica. In questo modo egli sottolinea che l’accoglienza dei bambini non nati rientra nell’ambito delle questioni che riguardano la giustizia sociale, l’uguaglianza, la solidarietà, la povertà, la pace, a fratellanza e dice a tutti che lo sguardo sulla vita umana che inizia fa vedere meglio tutto l’orizzonte della vita”. Così Marina Casini, presidente del Movimento per la vita italiano (Mpv), ricorda il Papa nel decimo anniversario della sua elezione.
In una riflessione pubblicata su Puntofamiglia.net, Casini osserva che il Pontefice, “con il suo linguaggio schietto, chiaro, diretto, inequivocabile, efficace, immerso nella forza della verità senza sconti, ma anche intriso di misericordia, ha aperto l’orizzonte dello sguardo sul più povero tra i poveri, il nostro fratello più piccolo: il bambino non nato”.
Discorsi, Angelus, messaggi, omelie, conferenze stampa, udienze, meditazioni, interviste in aereo, ma anche encicliche ed esortazioni apostoliche: numerosi i testi in cui Papa Francesco ha posto il suo sguardo sui bambini non nati: “denunciando la gravità dell’aborto, difendendo e sostenendo gli obiettori di coscienza, esprimendo stupore per la bellezza della vita appena sbocciata, indicando la meraviglia del legame tra madre e figlio durante la gravidanza, invocando misericordia per le donne che hanno abortito”. “Ha parlato dell’aborto – prosegue la presidente Mpv – come di un crimine paragonabile ad un delitto di mafia (17 febbraio 2016), ha detto che l’aborto è un omicidio, che chi fa un aborto uccide e si è domandato se è giusto affittare un sicario per risolvere un problema (15 settembre 2021); tra gli interventi del 2021, quelli sul volo di ritorno dalla Slovacchia, alla Pontificia Accademia per la Vita, ai farmacisti sono stati intensi e netti”.
Al tempo stesso Francesco “ha saputo dimostrare comprensione, tenerezza e volontà di conciliazione verso le donne che hanno fatto ricorso all’aborto”, osserva ancora Casini richiamando la lettera apostolica “Misericordia et misera”, pubblicata il 21 novembre 2016, a conclusione del Giubileo straordinario della misericordia, con la quale, tra le altre cose, il Pontefice concede stabilmente a tutti i sacerdoti di assolvere il peccato di aborto. In sintesi, conclude, “nelle parole sulla vita di Papa Francesco vi è la continua ricerca di uno stile e di un linguaggio che esprimono amore alla vita e ricerca di dialogo, visione positiva, appello alla ragione prima che alla fede, solidarietà concreta verso le madri in difficoltà, ricerca di dialogo, fiducia nella presenza del valore della vita nel cuore di tutti”.