“Primo papa a scegliere il nome del giovane ricco che divenne il poverello di Assisi, Francesco non ha mai smesso di orientare il nostro sguardo verso le periferie esistenziali dove si manifesta l’azione salvifica della grazia di Dio”. Lo scrive Philippe Bordeyne, preside del Pontificio Istituto teologico Giovanni Paolo II per le Scienze del matrimonio e della famiglia, in un articolo sul decennale del pontificato di Bergoglio. “Nato dall’intuizione di san Giovanni Paolo II, che concepì il progetto originario di una facoltà di teologia specializzata, impiantata nelle varie culture, il nostro Pontificio Istituto ha ricevuto un nuovo impulso da papa Francesco a seguito di un nuovo Sinodo sulla famiglia”, sostiene Bordeyne: “Attraverso la Lettera apostolica Summa familiae cura del 2017, ci è stata affidata la missione di produrre una teologia in dialogo con le altre scienze per permettere alle Chiese locali di accompagnare meglio le famiglie, soprattutto quelle che soffrono per le ferite, e di accompagnarle facendo in modo che vengano valorizzate le risorse delle loro culture rinnovate dalla luce del Vangelo”. “Nel contatto quotidiano con gli studenti arrivati a Roma da oltre 40 paesi e con le autorità accademiche delle nostre 10 sezioni e centri associati, posso constatare la fecondità di questo orientamento”, testimonia il preside: “Nell’udienza concessa all’Istituto il 24 ottobre 2022, papa Francesco ha toccato i cuori e le menti dei nostri studenti invitandoli a studiare non solo le dinamiche coniugali del matrimonio, ma anche l’amore che si sviluppa tra fratelli, tra generazioni, nella famiglia allargata e nelle relazioni di prossimità sociale. Così facendo, ha dato loro il gusto di scrivere tesi e tesine che partono dal concreto e stimolano l’azione (le mani)”. “Questo approccio latinoamericano raggiunge l’Africa e l’Asia, dove la famiglia allargata sostiene le persone nelle vicissitudini della vita”, la tesi di Bordeyne: “Offre nuove prospettive alle chiese occidentali. Prendere sul serio le competenze delle famiglie per costruire società più fraterne risponde alle urgenze del nostro tempo, come Francesco le esprime nelle sue due encicliche sociali, Laudato si’ e Fratelli tutti”.