“Il prossimo maggio saremo chiamati alle urne per scegliere i futuri amministratori di Catania. Non ci interessa indicare un partito o dei nomi di candidati, ma piuttosto suggerire un criterio di giudizio che parta da un lavoro già in atto”. Lo si legge nel documento “Un cantiere per Catania. Organizzare insieme la speranza”, redatto da un gruppo di laici cattolici, adulti e giovani, dell’arcidiocesi di Catania, in collaborazione con l’Ufficio diocesano problemi sociali e lavoro, in vista delle prossime elezioni amministrative. Il documento è stato presentato oggi durante una conferenza stampa tenutasi nel Salone dei Vescovi, in arcivescovado, con l’introduzione dell’arcivescovo di Catania, mons. Luigi Renna, e le relazioni di don Piero Sapienza, direttore dell’Ufficio per i problemi sociali e il lavoro; Claudio Sammartino, già Prefetto della Repubblica; Mariachiara Papa, animatrice del progetto Policoro.
“Non vogliamo restare alla finestra a guardare, né fermarci alla lamentela”, vi si legge. “Lo vediamo bene, e lo abbiamo descritto nel documento ‘Non possiamo tacere’ presentato il 5 settembre 2022, che la nostra Città appare ‘piena di macerie’, e mostra un volto stanco e rassegnato. Ma constatiamo anche che ci sono tanti nostri concittadini che si impegnano per costruire una città più bella, più a misura d’uomo, e per superare le antiche e nuove divisioni fra centro e periferie degradate”. “Non vogliamo – vi si legge – che Catania resti ancora in testa alla classifica italiana per la dispersione scolastica e per la devianza minorile. Vogliamo che essa recuperi la sua creatività, la speranza nel futuro, il coraggio di un impegno per il bene comune. Ci battiamo perché la partecipazione dei cittadini alla vita amministrativa e politica di Catania sia reale, consapevole e fattiva”.