Fiumi tracimati, 58 morti, numerosi dispersi, quasi diecimila persone coinvolte, centinaia di edifici danneggiati, comprese alcune scuole: è in evoluzione il bilancio delle piogge cadute nella zona costiera del Perù, a causa del ciclone Yaku, collegato al fenomeno meteorologico del Niño. A essere colpito è soprattutto il nord del Paese (regioni di Piura, Tumbes, Lambayeque e La Libertad), ma piogge intense, nel pomeriggio (ora locale) si sono registrate anche nella capitale, Lima. Le piogge torrenziali hanno lasciato finora un totale di 8.222 persone colpite, oltre a 23.000 persone colpite, 58 morti, 57 feriti e otto dispersi, ha riferito il capo dell’Istituto nazionale di Protezione civile (Indeci), Carlos Yáñez. Segnalate anche 420 case distrutte, oltre a 2.509 proprietà inabitabili e 14.000 case colpite. Le forti piogge hanno anche distrutto 41 scuole, altre 375 sono state colpite e 123 sono inabitabili, mentre sono oltre 60 le strutture sanitarie colpite. Gli agenti delle diverse unità della Polizia nazionale peruviana delle regioni di Tumbes, Piura, Lambayeque e La Libertad si sono recati nelle zone di emergenza per prestare soccorso e assistenza alla popolazione colpita dalle forti piogge e dall’esondazione dei fiumi.