Il vescovo di Adria-Rovigo, mons. Pierantonio Pavanello, in segno di comunione con le Chiese europee e con la Chiesa italiana che ha indetto per oggi la Giornata di preghiera per la pace in Ucraina, ha celebrato con questa intenzione la messa di questa sera, alle 18, presso il santuario della Beata Vergine del Pilastrello a Lendinara. “La pace – ha detto – non nasce soltanto dalle trattative dei potenti: la sua radice più profonda è nell’impegno degli uomini di buona volontà che non si lasciano bloccare dalla realtà, ma sanno sognare oltre le tristi vicende del presente. In questa fase tragica del conflitto tra Russia e Ucraina in cui non si intravedono spiragli, non dico per una pace stabile, ma neppure per un cessate il fuoco provvisorio, è fondamentale tenere vivo il sogno di una pace vera”. Per il presule, “non possiamo rassegnarci all’idea che solo la guerra possa mettere fine alla guerra. Se è legittimo che chi è aggredito possa difendersi e che sia aiutato da altri nello sforzo di non soccombere alla violenza del più forte, non per questo possiamo rassegnarci a quella che Papa Francesco ha definito la ‘logica di Caino’”. Mons. Pavanello ha concluso: “La nostra preghiera è l’arma che dobbiamo usare per tenere vivo il sogno della pace e vincere la sfida della guerra. Chiediamo al Signore che tocchi i cuori dei potenti e li volga a pensieri e progetti di pace”.