Un appello alla fiducia e alla prosecuzione del confronto è giunto da tutti i responsabili del “cammino sinodale della Chiesa tedesca”, all’inizio dell’ultima assemblea generale in corso a Francoforte sino a domani, sabato 11 marzo. L’ordine del giorno con dieci testi da votare, riflette la volontà di “arrivare a cambiamenti visibili”, ha detto giovedì pomeriggio mons. Georg Bätzing, vescovo del Limburgo e presidente della Conferenza episcopale tedesca (Dbk), sottolineando che “questa chiesa merita che non la lasciamo così com’è”. Bätzing ha reso omaggio ai tanti partecipanti che si sono impegnati nel cammino sinodale con “enorme energia, impegno e dinamismo” e “con una disponibilità alla comprensione e al compromesso, spesso fino all’estremo”. La presidente del Comitato centrale dei cattolici tedeschi (ZdK), Irme Stetter-Karp, ha sottolineato: “Ci sono state fasi di delusione, rabbia e disperazione, ma anche fasi di euforia e di riuscita unione”. Dbk e Zdk hanno avviato il cammino sinodale nel 2019 dopo lo scandalo degli abusi: giunto alla quinta assemblea, con circa 220 partecipanti tra vescovi, sacerdoti e membri del laicato tedesco, verranno discussi temi che hanno mostrato forti contrasti, come le benedizioni comunitarie per le coppie omosessuali, la discussione sul ruolo femminile nella Chiesa, la rilettura del celibato presbiterale e un ruolo rafforzato dei laici. Stetter-Karp ha preso atto di progressive defezioni nel corso delle varie tappe, ma spera ancora in una conclusione positiva: “Dobbiamo anche avere fiducia in noi stessi che insieme possiamo cambiare le cose”. Mons. Franz-Josef Bode, vicepresidente della Dbk, ha espresso fiducia nella possibilità di ottenere “risultati chiari” in vista del diaconato femminile e sul ministero dell’evangelizzazione da parte dei non sacerdoti, pur conscio delle difficoltà e delle divisioni interne alla Conferenza episcopale.