“Il dialogo con la politica è necessario, con queste caratteristiche: che sia franco, aperto e trasparente, se effettivamente c’è una ricerca del bene comune, siamo convinti che un equilibrio si troverà. La questione è mettersi intorno a un tavolo alla ricerca di soluzioni possibili”. Lo ha detto oggi don Massimo Angelelli, direttore dell’Ufficio nazionale per la pastorale della salute, rispondendo a una domanda durante la conferenza stampa, oggi, di presentazione del Convegno nazionale promosso dalla Conferenza episcopale italiana (Commissioni per il servizio della carità e della salute e per i problemi sociali e del lavoro, la giustizia e la pace) dal titolo “Era cosa molto buona – Custodire le nostre terre: salute, ambiente, lavoro”, che si terrà sabato 4 marzo a Vicenza. “La necessità dell’interlocuzione politica passa anche, rispetto al mio mondo, attraverso il fatto che la salute è un bene comune condiviso, gestito dalla politica attraverso il Servizio sanitario nazionale. Per un approccio globale aggiungo un elemento che riguarda il tema della prevenzione, per esempio. È evidente che è di tutto interesse, anche per il Ssn, monitorare e verificare certi scenari in un’ottica di prevenzione e previsione. Si parla di contenimento della spesa del Ssn, di scenari post pandemici in cui vogliamo essere più vicini ai cittadini, interessanti da valutare, ma se non rimuoviamo le condizioni per cui si creano certe patologie gireremo in tondo. C’è quindi bisogno della disponibilità di tutta la politica, ma anche di tutti gli attori che in qualche modo incidono sulla vita dei cittadini”, ha evidenziato Angelelli.
“Partire da un’esperienza basilare che è l’ascolto delle sofferenze”, è stato il suggerimento offerto da don Bruno Bignami, direttore dell’Ufficio nazionale per i problemi sociali e il lavoro della Cei. “Laddove c’è inquinamento e difficoltà nella tutela della salute, spesso ci sono sofferenze che vanno ascoltate, accolte e che meritano di essere prese sul serio. A partire da questo nasce un modello diverso di fare politica, di impegno sociale e civile – ha osservato don Bignami -: mettendo al centro le sofferenze delle persone”.