“Abbiamo paura del futuro e ci chiediamo chi ce lo fa fare. La paura non la vinci con le sicurezze, la paura la vinci con l’amore. Non faccio la predica, è vero. La vinci perché capisci qualche cosa. L’amore non lo chiedi, lo dai, se è amore”. Così il card. Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza episcopale italiana, durante l’evento organizzato da Farmindustria oggi a Roma sul problema della bassa natalità in Italia. Sul tema dell’individualismo, che può frenare le persone a diventare genitori, il cardinale ha aggiunto: “La maternità e la paternità rompono l’individualismo. Un figlio cambia la vita, c’è un prima e un dopo. L’individualismo è una grande malattia, porta tante patologie. C’è l’individualismo digitale di cui siamo ancora all’inizio per cui forse si potrebbe fare qualcosa. La vera sconfitta e liberazione dall’individualismo è che non siamo un’isola, anche se attrezzata e collegata, e dobbiamo stare con gli altri. Oggi siamo meno felici e più soli”. “Su certe cose non si ci si convince facendo le prediche ma vivendo. Se lo vivi, la predica è convinta. Se viviamo il gusto, la consapevolezza e il rischio, se verranno degli uomini che continuano a guardare avanti, anche i giovani avranno una cosa che sogneranno”.