“Il destino dell’Europa non è mai dipeso dai politici, ma da ognuno di noi, ognuno di noi conta, ognuno di noi fa la propria parte, ognuno di noi può avere un impatto sulla vittoria comune”. Volodymyr Zelensky, presidente dell’Ucraina, ha rivolto queste parole alla plenaria dell’Europarlamento, riunita in sessione straordinaria per accogliere il suo discorso. Il presidente è a Bruxelles anche per partecipare al summit dei 27 capi di Stato e di governo dell’Ue, che si svolge oggi e domani. Accolto da una vera e propria standing ovation, il presidente ha svolto un discorso carico a effetto, più volte interrotto dagli applausi degli eurodeputati. “Dopo aver distrutto il modello ucraino, i russi vogliono distruggere il modello europeo, il modello di vita degli altri ventisette Stati dell’Unione. Ma noi non lo consentiremo”.
Secondo Zelensky “questa guerra totale non è solo per conquistare territori, ma è una minaccia caratterizzata da un dittatore con massicce riserve di armi sovietiche e di armi di altri regimi, come quello iraniano”. Ha poi affermato che “per poter combattere questa guerra, anno dopo anno il Cremlino ha cercato di distruggere i nostri valori europei, il valore della vita umana. La vita di nessuno ha valore in Russia, se non quella dei membri del Cremlino: 140 milioni di cittadini russi sono solo corpi” per il regime di Putin.
Zelensky ha fra l’altro ricordato che “a sei giorni di distanza dall’inizio dell’invasione, il Parlamento europeo ha votato una risoluzione non solo per sostenere la nostra lotta ma per anche il nostro status di candidato all’Ue. Questo ci ha motivato ad essere ancora più forti e determinati a resistere”.
L’oratore ha quindi fatto riferimento alla sua partecipazione al summit dei Ventisette: “oggi al Consiglio europeo potrò ringraziare tutti per il contributo a qualcosa che sembrava impossibile. L’Europa si sta liberando dalla dipendenza dal gas russo, si sta difendendo dalle infiltrazioni degli agenti russi. L’Ue per la prima volta ha inviato massicci aiuti militari e sta valutando positivamente le nostre riforme. L’Ucraina vincerà e diventerà membro dell’Ue”.
Al termine del suo discorso, l’intero emiciclo si è alzato in piedi e ha riservato al presidente dell’Ucraina un lunghissimo applauso. Sono quindi risuonati l’inno ucraino e quello europeo. Metsola ha donato a Zelensky una bandiera blu a dodici stelle dell’Ue.